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NINA SOLDANO

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«Io cattiva? Macché, piaccio anche ai bambini»

  • Patrizia Albanese
  • 3 ago 2015
  • Tempo di lettura: 4 min

Rapallo - Galeotto fu il papero. Sissignore, un pennuto. O meglio: un’emoticon. Teo Bordagni, serissimo ingegnere di Torino, utilizzava l’icona per sintetizzare i suoi stati d’animo dopo la giornata di lavoro da project manager. E Nina Soldano, attrice da tre milioni di spettatori su Rai3, con “Un posto al sole”, dopo un primo like su Facebook a quello sconosciuto, col quale condivideva un’amica on line, non soltanto s’è incuriosita. C’ha preso proprio gusto. Due mesi di chat, iniziati con lei a letto, per un raffreddore con febbrone da cavallo. Poi l’incontro, a Napoli. E zac. Amore ai tempi di internet. «Una storia importante», che dura ormai «da cinque anni» e fa programmare «le nozze» alla coppia, ieri in Liguria per ritirare un premio: “Dietro la lavagna”.

Così l’han chiamato in Val Fontanabuona, dov’è stato ideato e dove sabato sera è stato consegnato alla cattivissima “Marina Giordano”, interpretata – negli ultimi 12 anni – da Nina Soldano. Tanto è malvagia nella soap sbanca Auditel, tanto è dolce e fascinosa – sebbene tosta - nella vita privata, condivisa col suo Teo. «Innamorato e geloso, come qualsiasi uomo che ami una donna», a dispetto di dodici anni di differenza. E anni luce di distanza per esperienze lavorative e di vita.Sul lungomare di Rapallo – poco prima di ritirare il premio a San Salvatore di Cogorno – mentre Nina viene circondata da centinaia di fan, Teo ammette che no, non credeva affatto lei fosse un’attrice.

«Troppo normale» e «troppo seria», figlia di un ufficiale pilota dell’Aviazione Militare, «per nulla viziata» per essere una donna dello showbusiness. Lei strabuzza gli occhi e sussurra: «Ebbene sì, ho faticato a fargli capire quale fosse il mio lavoro. E non soltanto perché non mi conosceva». Lui conferma. E incalza: «Ero andato a vedere sue notizie su internet. Ma ci sono tanti fake. E mi sembrava impossibile fosse proprio lei. ». Fino all’incontro a Napoli, dove Nina era attesa «per la prova costumi». E dove l’incontro poteva avvenire “in sicurezza”. «Dopotutto – considera l’attrice scoperta e lanciata da Renzo Arbore – a Napoli ero iperprotetta e potevo star tranquilla. Se anche lui fosse stato diverso da come me l’aspettavo e pensavo che fosse, non avrei corso rischi». Pausa e sbotta con una risata: «Un mal di stomaco dalla mattina… Un’agitazione, quel giorno…».

Lui: «Era il 24 agosto. Partivo dalla Puglia, dov’ero in vacanza. Un viaggio interminabile…». Allucinante, par di capire. Fra treni-lumaca e corriere che trasportavano raccoglitori di pomodori, «con 40 gradi». Insomma, un’odissea. «Almeno, ha un po’ pagato quel che m’ha fatto penare per due mesi» se la ride felice Nina, folgorata praticamente subito. «Specie dopo aver visto la sua foto…». L’ingegnere torinese, invece, c’ha messo un po’. Anche se ora ammette: «Dopo tre giorni con lei a Napoli, al ritorno mi sentivo come un ubriaco». Sebbene per capitolare definitivamente, abbia avuto bisogno di qualche altro mese.Ma al sole di Sharm, a Natale, era cotto a puntino. Tanto da dirle di voler vivere insieme a lei. Mollando il lavoro a Torino, per trasferirsi a Roma e non mollare più lei. Geloso, eh? Nina fa una faccia, come per dire figurarsi... Ma Teo ammette: «Certo. Geloso. Se c’è amore, c’è gelosia. E gli uomini son più gelosi delle donne».

Oplà. Lei è talmente stupita, che se lo fa ripetere tre volte. Lui, diligente, conferma placido. O meglio: innamorato perso. Tanto da affermare: «Difetti? Tutto quello che Nina fa ogni giorno, mi piace. E poi mi piace conoscerla come nessun altro». Insomma, amore vero. Con lui che cucina tutte le cosine giuste che piacciono a lei, «negata per i fornelli». Matrimonio? Il brillocco c’è già. La location pure: «All’estero, per non far torto a nessuno. E per essere una coppia come le altre». Anche se il pellegrinaggio di fan – dalla nonna, ai bambini in passeggino, passando per marito e moglie – che chiedono timidamente una foto, ribadisce la notorietà dell’attrice, tra le pochissime a non essersi stravolta i lineamenti a colpi di botox e labbra a canotto. Dopo la Liguria e «250 puntate con 570 scene», due settimane di vacanza fuori dai circuiti gossippari, «relax a Tenerife».

Poi, un tour negli Stati Uniti. Con Nina Soldano ospite di un festival a New York, dov’è altrettanto conosciuta grazie a Rai International e qualcosa come 17 milioni di spettatori. Tutti appesi alle vicende della perfida “Marina” e del suo “Roberto”. Anticipazioni? «Impossibile. Ma ne vedrete delle belle» assicura. Con un desiderio: «Quest’angolo di Liguria è talmente bello, che mi piacerebbe girare almeno una puntata di “Un posto al sole” qui». Magari a Santa Margherita, come ha detto ad Angelino Barreca durante un caffè alla Valletta. Per la serie: altri intrighi, sempre col mare (ligure) in sottofondo. Magari con una fede al dito, nel frattempo. E con un figlio: «Se viene, sennò va bene lo stesso». Con tanti saluti a chi storceva il naso all’inizio di questa loro storia. «Ci credevo soltanto io – sorride Nina Soldano – E avevo ragione».

Tratto da: Il Secolo XIX

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